Questo folle mestiere

4.00 out of 5

Il prezzo originale era: 15,00€.Il prezzo attuale è: 14,25€.

Category: Collana Alta quota

Descrizione

Guy Genoud (Vissoie, 1942) è sempre vissuto nel Vallese, in Svizzera, in un piccolo paese della valle del Rodano e della sua passione per la montagna ne ha fatto un mestiere.

«Per rendere onore a un’ammirevole avventura umana, bisogna leggere queste bellissime pagine.
Una bella figura d’uomo, personaggio di grande interezza, tutto d’un pezzo, votato alla sua vocazione, maltrattato dal destino, che ha saputo sempre rialzarsi per camminare dritto verso il suo ideale.
La scrittura è ovunque limpida, densa, naturale e non cerca mai l’effetto. Pura e senza giri di parole, come la linea di una direttissima.
La vita di Guy è il sogno realizzato di un ragazzo; questo sogno, e la sua realizzazione, riempiono tutta la narrazione e le conferiscono una forza e un sapore eccezionali». Jean-Claude Pont

1 review for Questo folle mestiere

  1. 4 out of 5

    Già uno che scrive che non ha mai cambiato indirizzo nel suo piccolo paese in mezzo alle montagne, e vive nella casa dove è nato, a me sta simpatico, perchè significa che quello è il suo posto e lì ci sta bene, si accontenta, cosa che bisognerebbe imparare a fare sempre. Fa la Guida alpina sulla Corona Imperiale, quella miriade di 4000 buttati a caso come gioielli nel Vallese, che probabilmente è il miglior posto del mondo per fare la Guida, o almeno per farlo nel modo più antico e forse più bello, cioè portare la gente sulle grandi vie classiche (il problema è che quelle montagne sono davvero alte ed i paesini da cui si parte sono sempre troppo bassi…). Ci sono delle frasi ad effetto che lasciano a bocca aperta, ed a prima vista il libro potrebbe sembrare scritto con molta leggerezza. In realtà fa capire la grande passione dell’autore, che ha addirittura lasciato un comodo posto da insegnante per fare la Guida a tempo pieno, ha fatto il salto della vita seguendo il suo istinto, e già solo per questo è da ammirare. Non nasconde nemmeno le angosce tipiche del mestiere, quelle che precedono, nel silenzio tremendo della notte in rifugio, una salita molto difficile, oppure quando il tempo peggiora e si è molto lontani da un posto sicuro ed i metri di vuoto sotto gli scarponi sono così tanti…..perchè la Guida deve pensare a due cose, a sé stesso ed, in misura maggiore, ai clienti a cui è legato che si aspettano che lui risolva i problemi ed a volte non sospettano che in montagna puoi essere esperto e prudente per 50 salite ma la cinquantunesima potrebbe beffarti. Non nasconde i drammi con cui l’autore ha dovuto misurarsi, quelli più terribili, dove alcuni clienti non ne sono usciti vivi, e nemmeno il doversi misurare col tempo che passa inesorabile, e capire che la salita alla punta Dufour (seconda vetta delle Alpi e punta più alta della Svizzera) alle soglie dei 70 anni non è più una passeggiata. Sono alcuni ricordi di una vita ad un capo della corda, quello che sta davanti, l’unico peccato è che sono troppo pochi e volano via in un attimo, proprio come una vita, da Guida o no……

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