Descrizione
Il Carnevale di Ivrea
Il Carnevale è una festa che ha nella complessità, e nella molteplicità, la sua vera ed intima natura: una festa per la quale ogni interpretazione rischia di essere univoca, parziale e mai veramente persuasiva. Il Carnevale è ambivalente: nega ed afferma nello stesso tempo. È l’ambivalenza dei due corpi in uno solo, analizzata da Michail Bachtin, «uno che dà la vita e che muore, l’altro che è concepito, portato e messo al mondo». Da qui, da questa ambivalenza, nasce – come sottolineava Glauco Sanga – l’impossibilità di qualsiasi «interpretazione univoca del Carnevale, in termini di comico, tragico, gioia, angoscia, liberazione, ribellione, sfogo». Ma l’ambivalenza si può cogliere, quasi respirare, nell’atmosfera stessa del Carnevale: un’atmosfera festiva «intessuta di inquietudini e di ansie» dove la maschera gioca il suo ruolo compiuto e totale di ambiguità. «Le maschere sono spaventose e comiche, incutono terrore e riso. Le maschere sono terrificanti e vitali. La loro ambivalenza sta nel contrasto, tra il terrore che incutono e la licenza che esercitano: è l’ambivalenza del desiderio senza limiti, che attira ed angoscia».
L’autore del volume sul Carnevale di Ivrea:
Danilo Zaia, nato ad Ivrea nel 1957, dopo gli studi di Giurisprudenza si è occupato professionalmente di organizzazione associativa nel mondo sportivo e del tempo libero.
Appassionato di storia locale e di musica è autore di numerosi articoli pubblicati su giornali locali e testate nazionali.
Fa parte del Consiglio direttivo dell’ASAC.
Reviews
There are no reviews yet.