Il tramonto di un sogno

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Descrizione

Nel maggio del 1800 la seconda discesa dell’esercito francese in Italia, guidato da Napoleone, chiude l’esperienza del governo austro-russo in Piemonte.
Nel clima di una generale carestia, della quale speculatori e impresari incaricati di assicurare il necessario alle truppe sanno approfittare molto bene, le condizioni di vita di gran parte della popolazione toccano un infimo livello: miseria e fame alimentano la rabbia della povera gente e generano un generale rifiuto dell’ideologia giacobina e la volontà di resistenza contro l’esercito invasore.
Abusi commessi da più parti finiscono con il produrre forti dissensi anche in seno alla stessa comunità dei «patrioti».
La situazione, di lì a pochi mesi, si fa incandescente: nel gennaio 1801 scoppia la grande rivolta degli Zoccoli – la seconda, dopo quella del maggio 1799 -, che nei suoi obiettivi ha soprattutto quello di una radicale opposizione ai «giacobini», considerati colpevoli di curare i propri interessi a danno dei poveri.
Domata nel sangue dalle truppe francesi e dai volontari della guardia nazionale, la sollevazione lascia spazio a una scia di atti di brigantaggio (che è di natura politica, antifrancese e antirepubblicana), che resteranno endemici per molto tempo.
Il gruppo giacobino, frustrato da innumerevoli occasioni di disaccordo con gli ufficiali francesi, amareggiato e anche impaurito dalla reazione popolare, involve su se stesso, lasciando spazio a «uomini nuovi», rimasti sino ad allora in attesa di capire lo sviluppo degli eventi.
In pochi anni, tolte pochissime eccezioni, a livello locale, i «patrioti» scompaiono dalla scena politica.

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